Una straordinaria serie di mosaici realizzati tra il 1977 e il 1978 attesta un particolare momento della produzione di Josè Ortega, quando, a seguito dell’incontro con Giulio Bargellini, appassionato di mosaico e suo mecenate, l’artista volle sperimentare le possibilità di questa tecnica realizzando un’inedita serie di lavori in collaborazione con la Cooperativa Mosaicisti di Ravenna.
L’esperienza, rimasta unica nella storia del pittore spagnolo, era rivolta a verificare come una tecnica molto antica potesse coniugarsi con lo spirito espressivo contemporaneo. I mosaici affrontano soggetti allegorici e popolari, spesso legati al mondo contadino per cui l’artista ha avuto particolare attenzione, ed evidenziano l’utilizzo di materiali non preziosi, evitando le paste vitree o dorate della tradizione bizantina per prediligere materiali naturali come ciottoli di fiume e porfido, secondo una precisa scelta espressiva che si lega alla ricerca di severa solidità e alla memoria delle tecniche musive precristiane.